Padre del re Davide (1 Sam 16,1-13). “Germoglio che spunta dal tronco di Iesse” (Is 11,1) o “radice di Iesse” (Is 11,10; Rm 15,12) sono alcuni fra i titoli che vengono attribuiti a Gesù Cristo, per indicare che Dio rimane fedele al suo popolo e mantiene la promessa fatta al re Davide (cfr. 1 Sam 16, 1-13). Nell’arte cristiana l’albero genealogico del Messia viene rappresentato come un albero alle cui radici è posto appunto il patriarca Iesse, sui rami sono posti i re ed i profeti, mentre sulla cima è posto il Cristo. La sua festa si celebra il 24 dicembre contestualmente alla Commemorazione dei santi antenati di Gesù contemplata dal Martirologio Romano.
Iesse (a volte trascritto come Jesse o Yesse o, in maniera più conforme all’ebraico, Isai), vissuto nell’XI secolo a.C., è un personaggio dell’Antico Testamento, padre del grande Re Davide.
Originario di Betlemme, proveniva da una famiglia non oscura: era infatti il terzo discendente di Booz, “uomo altolocato della famiglia di Elimèlec” (Rt 2,1) ed a Betlemme era uno degli anziani (1Sam 16,4-5). Ebbe otto figli (1Sam 16,10-11), l’ultimo dei quali fu proprio il Re Davide (Rt 4,22).
Dopo che Saul fu rifiutato quale sovrano (1Sam 15,23), Samuele fu mandato a casa sua per ungere un nuovo re (1Sam 16).
Quando poi Davide cominciò la sua vita errabonda per sfuggire all’ira di Saul, Iesse venne condotto da Davide presso il re di Moab (1Sam 22,3-4; la nonna di Iesse, Rut, era una moabita).
Nel Primo Libro di Samuele Iesse appare, però, come una persona qualunque, tanto che Saul potrà sfogare il suo disprezzo per Davide definendolo “il figlio di Iesse” (1Sam 20,27.30.31; 22,7.8.9.12; cfr. 25,10; 2Sam 20,1). La medesima denominazione sarà poi invece usata da anche da Isaia nella celebre profezia messianica (Is 11,1-12; vedi in particolare i vv. 1.10), dunque con altra accezione.
Iesse è menzionato sia nella genealogia del Cristo contenuta nel Vangelo secondo San Matteo (Mt 1,5-6) che in quella del Vanelo di San Luca (Lc 3,32). In entrambe risulta essere nipote di Booz, figlio di Obed e padre di Davide.
L’oracolo messianico di Is 11 con la menzione di Iesse è ripreso dalla liturgia della Chiesa nell’Antifona al Magnificat dei Vespri del 19 dicembre:
O Radix Jesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos,
jam noli tardare.
Nell’arte cristiana l’albero genealogico del Messia viene rappresentato come un albero alle cui radici è posto appunto il patriarca Iesse, sui rami sono posti i re ed i profeti, mentre sulla cima è posto il Cristo.
La sua festa si celebra il 24 dicembre contestualmente alla Commemorazione dei santi antenati di Gesù contemplata dal Martirologio Romano.
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