In Terra Santa, l’Assemblea Plenaria della CCEE

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È con il canto del Veni Creator Spiritus che l’annuale Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) ha preso avvio, oggi pomeriggio, in Terra Santa presso la Domus Galilaeae, il Centro di formazione del Cammino Neocatecumenale sul Monte delle Beatitudini che sovrasta il Lago di Tiberiade in Galilea.

L’incontro che vede la partecipazione dei Presidenti di tutte le Conferenze episcopali d’Europa, della grande Europa, quella che va dall’Atlantico agli Urali, dal Mediterraneo ai Paesi Scandinavi, si svolge nella terra in cui è nato e si è sviluppato il cristianesimo su invito dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa e del suo Presidente, il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal.

Fino a mercoledì 16 settembre, gli oltre quaranta vescovi giunti in Galilea, si confronteranno sulle sfide poste alla Chiesa in Europa, compiendo un incontro-pellegrinaggio che li porterà a meditare sulla Persona di Gesù in vari santuari della Galilea fino a Gerusalemme e Betlemme in Palestina.

“Riscoprire la sorgente della nostra identità come popolo di Dio e della nostra missione come successori degli Apostoli, inviati a testimoniare l’incontro con il volto della Misericordia del Padre che è Gesù stesso”, è il motivo con il quale il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest in Ungheria e Presidente del CCEE, spiega la presenza dei vescovi europei in Terra Santa aprendo i lavori dell’Assemblea questo pomeriggio. “Ci incontriamo quindi in pellegrinaggio, per riaffermare il nostro “sì” al Signore Gesù come Vescovi europei”, ha proseguito Erdő. Nella sua introduzione, il Presidente del CCEE ha toccato numerosi temi che saranno oggetto di discussione dell’assise episcopale.

Successivamente il Nunzio Apostolico in Israele, il vescovo italiano Giuseppe Lazzarotto, ha dato lettura del messaggio che papa Francesco ha inviato all’episcopato europeo. Ha poi salutato la scelta dei vescovi europei di svolgere la loro assemblea in Terra Santa, vedendo in essa un’anticipazione “di quello che il Papa vuole per la prossima giornata mondiale della Pace: Vinci l’indifferenza, conquista la pace”.

I lavori sono poi proseguiti a porte chiuse con il saluto del Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i vescovi, che ha ricordato come “celebrare quest’annuale Assemblea in Terra Santa non è una scelta come un’altra. Siamo venuti in pellegrinaggio perché possiamo dire con il Salmista: Qui tutti siamo nati (Salmo 87): ogni cristiano è nato qui!”. Il cardinale canadese toccando poi la questione dei flussi migratori che dai Paesi del Mediteranno meridionale e orientale giungono verso i Paesi dell’Unione Europea, la presenza dei cristiani in Terra Santa e il loro contributo di testimonianza in questo “microcosmo del nostro mondo globalizzato”, ha dato il tono dell’incontro: “tutti siamo nella stessa barca! Non dunque un semplice guardarci a vicenda, ma un guardare uniti verso il futuro, partecipi gli uni del destino degli altri, certi che Dio continuamente conduce la sua Chiesa e la apre a nuovi orizzonti“, ha concluso Ouellet.

La sessione pomeridiana dei lavori si è poi conclusa con alcuni adempimenti statutari, il rapporto delle attività del Consiglio da parte del suo Segretario generale, mons. Duarte da Cunha, e la celebrazione dell’eucarestia nella chiesa della Domus Galilaeae, presieduta dal Cardinale Ouellet.

Sabato 12 settembre i lavori prevedono i rapporti delle singole Conferenze episcopali, una sessione speciale sulla figura di Gesù, intitolata Gesù Cristo: ieri, oggi e domani, che vedrà l’intervento di P. Jamal Khader, teologo e rettore del Seminario patriarcale di Beit Jala, la messa a Cafarnao (il luogo della chiamata di Pietro) per concludersi con l’incontro con le famiglie e la veglia di preghiera per la famiglia e il prossimo Sinodo dei Vescovi, in programma ad ottobre in Vaticano, trasmessa live streaming dalla Basilica dell’Annunciazione a Nazareth a partire dalle ore 20.15.