Descrizione
Bibbia di Gerusalemme formato studio. Con elegante copertina rigida. Nuova versione aggiornata 2009. edizione italiana ad opera delle Dehoniane. Questa è la versione “PER LO STUDIO”, (formato 15×21 cm.) con caratteri più grandi. E’ stampata su carta bianca, più chiara e leggibile, sia per il testo che per le note a piè pagina. Consente di essere consultata a lungo senza tuttavia affaticarsi nella lettura. La Bibbia di Gerusalemme formato studio ha un pratico cofanetto in cartone rigido per renderla pratica nel trasporto e proteggerla da polvere o altre cose che potrebbero rovinare la bibbia.
Tradotta in tutte le lingue del mondo cristiano, la Bibbia di Gerusalemme è universalmente la più diffusa. Per il rigore degli studi e l’affidabilità dei ricercatori che vi hanno lavorato è la più amata dai credenti, la più consultata dagli esperti, la più frequentata dal pubblico laico.
La Bibbia, che significa “libri” o “raccolta di libri”, è il testo sacro della religione ebraica e di quella cristiana. È formata da 66 libri differenti per origine, genere, composizione, lingua, datazione e stile letterario, scritti in un lasso di tempo abbastanza ampio, preceduti da una tradizione orale più o meno lunga e comunque difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito a partire dai primi secoli della nostra era. Diversamente dal Tanakh che sarebbe la Bibbia ebraica, il cristianesimo ha riconosciuto nel suo canone ulteriori libri suddividendo lo stesso in: Antico Testamento (o Vecchia Alleanza). Questi testi sono stati scritti prima del “ministero” di Gesù (tranne Sapienza) e Nuovo Testamento (o Nuova Alleanza) che descrive l’avvento del Messia. La parola “Testamento” presa singolarmente significa “patto”. La Bibbia contiene generi letterari diversi fra loro. Non è casuale che la parola di origine (biblia) sia un plurale per indicare questa varietà di generi letterari. In precedenza la trasmissione degli avvenimenti era orale e rischiava di disperdersi. In particolare si intrecciano insieme due tradizioni orali, quelle del Nord e del Sud della Palestina; non è trascurabile neanche l’influenza delle culture orientali con cui vennero a contatto i primi scrittori in terra babilonese.
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